Apostolo Paolo

Apostolo San PaoloFra tutti gli apostoli, San Paolo fu il più grande missionario di tutti tempi ed un grande viaggiatore. I suoi lunghi viaggi del mondo antico mediterraneo e le difficoltà di viaggiare in questi tempi, ed i pericoli che dovette affrontare nel convertire le popolazioni in nuova fede, sono delle prove della sua eccellenza. Lui non era vissuto con Gesù come gli Apostoli e quindi non aveva ricevuto tutta la formazione necessaria per il ministero, ma la sua volontà e dedica alla nuova religione l'hanno portato il successo.

Paolo nacque verso il 10 d.C. a Tarso, oggi situata nella Turchia meridionale vicino al confine con la Siria. Originariamente era conosciuto come Saul, poi cambiò il suo nome come Sergio Paolo. Era di bassa statura, era calvo, ed aveva una barba grigia. Studiò la legge ebraica a Gerusalemme nella scuola rabbinica del maestro Gamaliele (Atti 22:3). Lui ed i suoi genitori erano cittadini Romani con certi diritti e privilegi; per esempio, non potrebbero essere imprigionati senza la procedura e non potrebbero essere crocifissi. La sua cittadinanza romana salvò Paolo diverse volte durante il suo ministerio. Paolo fece tre viaggi apostolici prima di essere arrestato a Gerusalemme e portato a Roma dove fu decapitato il 29 giugno 67 d.C.

Durante i suoi studi a Gerusalemme, Paolo venne a conoscere i primi Cristiani e gli vide come una setta pericolosa dentro il giudaismo. Dopo la lapidazione ed il martirio del protomartire San Stefano, durante il quale Paolo custodiva i mantelli degli esecutori (Atti 7:58), anche lui decise di diventare un persecutore dei cristiani e ne gettò tanti in prigione (Atti 8:3). A causa delle persecuzioni, i primi Cristiani fuggirono da Gerusalemme verso Damasco per diffondere la parola di Dio ovunque (Atti 8:4).

Ma Saul continuò con le sue persecuzioni seguendo a cavallo i Cristiani anche all'estero. Sulla via di Damasco, il Signore si rivelò e Gesù parlò con Saulo, e lui si converti come descritto negli Atti degli Apostoli (Atti 9, 3-7 e 22-26). Saulo perse la sua vista e non riusci nè mangiare nè bere per tre giorni. A Damasco, un discepolo chiamato Anania venne a parlare con Saulo e lo guari la vista e poi lo battezzò con volere dello Spirito Santo. Dopo la conversione, Saulo viene menzionato nella Bibbia con il suo nome latino Paolo. Cosi lui si ritirò nel deserto per meditarsi, dove trascorse tre anni. Paolo cominciò a predicare la parola di Gesù nelle sinagoghe a Damasco, perciò gli Ebrei ed i pagani tentarono di ucciderlo ma lui scappò con l'aiuto dei Cristiani che gli fecero calare di notte in una cesta dalle mura della città.

Paolo andò in Arabia per un certo periodo, poi tornò a Damasco (Gal. 1:17), e poi passò a Gerusalemme (Gal. 1:18). All'inizio, i discepoli non avevano fiducia in lui a causa del suo passato, ma qui Barnaba lo fece conoscere agli Apostoli (Gal. 1:18-19, Atti 9:26-27). Paolo predicò a Gerusalemme ma dopo 15 giorni dovette allontanarsi di nuovo, prima a Cesarea e poi a Tarso (Atti 9:29-30).

Ad Antiochia, capitale della Siria all'epoca, i Gentili si convertivano al Gesù Cristo, e gli Apostoli a Gerusalemme inviarono Barnaba per organizzare questi nuovi credenti. Barnaba prese anche Paolo da Tarso e cosi viaggarono insieme. (Atti 11:19-25). I discepoli di Cristo furono denominati per la prima volta come "Cristiani" ad Antiochia (Atti 11:26). La nuova comunità cristiana di Antiochia mandò un aiuto economico alla comunità cristiana di Judea tramite Barnaba e Paolo (Acts 11:27-30), i quali al ritorno ad Antiochia portarono con loro il giovane Giovanni Marco, nipote di Barnaba ed il futuro evangelista. (Atti 12:25)

Lettere di San Paolo

Il Nuovo Testamento contiene 14 lettere scritte da Paolo alle congregazioni ed individuali cristiani:

  • Romani
  • 1a Corinzi
  • 2a Corinzi
  • Galati
  • Efesini
  • Filippesi
  • Colossesi
  • 1a Tessalonicesi
  • 2a Tessalonicesi
  • 1a Timoteo
  • 2a Timoteo
  • Tito
  • Filemone
  • Ebrei

Per leggere la lettera agli Efesini, cliccare sul collegamento per favore.

2008 Anno di San Paolo

Il Papa Benedetto XVI ha convocato il 2008 un anno giubilare dedicato a San Paolo per commemorare duemila anni della sua nascita. Le celebrazioni sono effettuati ufficialmente fra 28 giugno 2008 e 29 giugno 2009. Durante questo periodo, numerosi pellegrini cristiani da tutto il mondo sono venuti a visitare Tarso nel sudest della Turchia, città natale di Paolo.

VIAGGI APOSTOLICI DI SAN PAOLO

viaggi apostolici di Paolo

In tutti i suoi viaggi missionari, San Paolo viaggiò lungo la costa dell'Asia Minore dove in diverse località lui si fermò ed educò, oppure cambiò la barca, oppure prese rifugio a causa del clima. Gli Atti degli Apostoli parla di una gran parte delle sue opere e dei suoi viaggi apostolici ed anche del suo ultimo viaggio a Roma come prigioniero.

All'introduzione dello Sprito Santo, i capi della chiesa ad Antiochia inviarono Barnaba e Paolo come missionari (Atti 13:1-3). I viaggi apostolici di Paolo sono descritti nel Libro degli Atti e sono divisi in tre viaggi separati, in più l'ultimo viaggio a Roma.

Primo viaggio con Barnaba e Giovanni Marco

Atti 13:4-14:28

Paolo, Barnaba e Giovanni Marco partirono verso Seleucia, e da qui verso l'isola di Cipro in nave. A Cipro predicarono a Salamis e Paphos, dove un mago ebreo di nome Elimas ed un falso profeta di nome Barjesus vollero testimoniare contro di loro, ma il Dio lo fece perdere la vista ed il governatore Romano dell'isola si converti in Cristianesimo dopo aver visto questa vicenda. Da Cipro, i tre fecero il viaggio di ritorno ad Asia Minore e visitarono Perge nella regione di Pamfilia, dove Giovanni Marco gli mollò e tornò a Gerusalemme.

Paolo e Barnaba proseguirono verso Antiochia di Pisidia, dove tanti Ebrei e Gentili accettarono la parola di Dio e gli crederono dopo aver ascoltato la loro predica. Però quelli non credenti vollero perseguitare Paolo e Barnaba e gli cacciarono via dalla loro città. La stessa cosa avvenne anche ad Iconio (odierna Konya), dove gli ebrei e gentili non credenti tentarono di lapidargli. Allora i due compagni andarono a Listra, dove Paolo guarì uno storpio e cosi gli abitanti pensarono che questi erano degli dei pagani e vollero ofrirgli un sacrificio, che poi Paolo riuscì a fermargli. Però la stessa gente lapidarono Paolo e lo lasciarono a morire quando alcuni Ebrei arrivarono da Antiochia e da Iconio per organizzare gli abitanti contro gli Apostoli. Paolo sopravvisse questo attacco e partò il giorno dopo insieme a Barnaba verso Derbe. Poi ritornarono di nuovo a Listra, Iconio, Antiochia e Perge per rinforzare i credenti ed organizzare le chiese. Da Attalia (odierna Antalya) navigarono ad Antiochia, dove riunirono la comunità cristiana per raccontargli le loro esperienze e dirgli come il Dio "ha aperto la porta di fede sui Gentili".

Il Conciglio a Gerusalemme (Atti 15:1-32)

Alcuni Cristiani provenienti da Gerusalemme riferirono ai Cristiani di Antiochia che si discuteva il concetto che il battesimo cristiano senza la circoncisione ebraica non sarebbe servito a nulla, e che questi dovevano essere circoncisi e seguire le Leggi di Mosè per essere salvati. Per chiarire questa discussione fondamentale, Paolo, Barnaba ed alcuni Cristiani conosciuti si recarono a Gerusalemme dagli Apostoli. Il concilio, che venne definito come il primo Concilio della Chiesa, dichiarò che i Gentili-Cristiani erano uguali agli Ebrei-Cristiani e che i convertiti non erano obligati ad essere circoncisi o seguire la Legge Mosaica la cui pratica rimaneva facoltativa per gli ex Ebrei, perchè la fede di Gesù Cristo era sufficiente per tutti. Alla fine del Concilio, una lettera fu mandata ai Cristiani di Antiochia e ad altre comunità per comunicargli le decisioni prese. Paolo, Barnaba, Sila e Giuda Taddeo furono incaricati per questo compito. Ma la polemica continuò fino a quando la Chiesa divenne autonoma dall'influenza della Sinagoga.

Secondo viaggio con Sila

Atti 15:36-18:22

Paolo e Barnaba pensarono di fare una visita alle chiese che le avevano stabilite nel loro primo viaggio. Barnaba volle portare anche Giovanni Marco, ma Paolo si oppose a causa dei problemi causati da Marco nel primo viaggio. Allora i due apostoli si divisero e Barnaba prese Marco e navigò verso Cipro, mentre Paolo decise di partire con Sila (o Silvano) verso la Siria e la Cilicia. Paolo e Sila visitarono poi Derbe e Listra (vicino a Konya), dove Paolo prese con loro un giovane cristiano di nome Timoteo. Questi andarono in Frigia e Galazia ed arrivarono ad Alexandria Troas, dove il Signore disse a Paolo nel suo sogno di andare anche a Macedonia per predicare. A Troas probabilmente s'incontrarono anche con evangelista Luca, perchè dopo questo porto Luca riferisce ai missionari come "Noi".

Dopo Alexandria Troas, i quattro compagni navigarono verso la Grecia e la Macedonia, a Samotracia, Neapoli e Filippi. Paolo evangelizzò Filippi e guarì una schiava posseduta dal demonio, della quale il suo padrone si approfittava per le sue profezie. Siccome la ragazza schiava era curata e non poteva più far guadagnare soldi al suo padrone, allora il padrone portò Paolo e Sila dai giudici. I due furono picchiati ed incarcerati, ma mentre questi pregavano e cantavano per il Dio durante la notte, un terremoto accadde a mezzanotte e apri tutte le porte e le catene. Visto questo, il carceriere ebbe paura e si converti, e la mattina dopo i due furono liberati.

I quattro uomini arrivarono poi a Tessalonica passando da Amfipolis ed Apollonia, il porto principale ed il centro commerciale della Macedonia. Qui Paolo fece le sue conversazioni nella sinagoga degli Ebrei durante il Sabato. Alcuni Ebrei e parecchi Greci ci crederono, ma i non credenti organizzarono la gente contro di loro e cosi Paolo e Sila dovettero lasciare la città di notte. Poi questi andarono a Berea, dove tanti Ebrei e Greci riceverono la parola di Dio. Ma quando gli Ebrei di Tessalonica arrivarono a Berea per organizzare di nuovo la gente, questi dovettero abbandonare anche questa città. Poi, Paolo andò ad Atene, una città piena di idoli e dei pagani, dove discusse nella sinagoga e nel mercato ogni giorno e predicò all'Areopago, ma solo pochi Greci lo credettero mentre gli altri lo ignorarono.

Allora Paolo passò a Corinto, una delle città più grandi dell'Impero Romano, dove riusci a convincere parecchi Ebrei e Greci, fra cui il capo della sinagoga e tutta la sua famiglia. Paolo rimase in città per circa un anno e mezzo e continuò a predicare. Alcuni Ebrei tentarono di perseguitarlo e lo portarono da Gallio, il governatore Romano, ma Gallio non gli ascoltò nemmeno. Poi Paolo navigò verso Efeso, capitale della provincia Romana dell'Asia, dove si fermò poco. Poi andarono a Gerusalemme per Pesach (Passover o Pasqua ebraica), e finalmente ritornarono ad Antiochia.

Terzo viaggio

Atti 18:23-21:16

Passato un pò di tempo ad Antiochia, Paolo visitò di nuovo le chiese in Galazia e Frigia per rinforzare i discepoli, e poi arrivò ad Efeso. Qui Paolo s'incontri con dodici seguaci di Giovanni Battista e gli battezzò in nome del Gesù. Paolo predicò nella sinagoga per tre mesi, ma quando i non credenti si misero contro di lui, dovette scegliere un'altro posto per insegnare. Lui continuò a diffondere la parola per circa due anni, cosi tutti gli Ebrei e Greci nell'Asia Minore sentirono il Vangelo. Il Signore fece accadere diversi miracoli ad Efeso tramite Paolo, guarendo gli ammalati oppure quelli possessi dal demonio. Parecchi cittadini di Efeso ci credettero, e tanti altri che una volta praticavano la magia, misero i loro vecchi libri in piazza e gli bruciarono. Cosi tanti paganisti si convertirono in Cristianesimo ad Efeso, una volta il centro del culto pagano e soprattutto quello di Artemide. I venditori e commercianti degli idoli e delle statuette d'argento degli Dei e dei templi, videro il rischio di perdere il loro lavoro a causa di questa nuova religione monoteista, e provocarono gli efesini pagani contro Paolo ed i suoi seguaci nel teatro, ma fortunatamente alla fine il santo si era salvato.

Uno degli incidenti più conosciuti durante i viaggi di Paolo fu la rivolta dei commercianti di Efeso. Verso la fine del suo ministero in questa città, Paolo predicò "... i Dei fatti dalle mani degli uomini non sono Dei per niente.", un accuso diretto ai venditori che producevano statuette e souvenir d'argento di Artemide e le vendevano ai pellegrini e visitatori. Quando le vendite di tale oggetti si diminuirono, uno dei commercianti di nome Demetrio provocò un gruppo di artigiani contro Paolo dicendo che la Dea Artemide ed il suo santuario erano sotto il pericolo di essere dimenticato e distrutto. Cosi tutti gli artigiani e commercianti si radunarono nel teatro a sopportare la loro Dea, gridando "Grande è la Dea Diana degli Efesini", e vollero perseguitare Paolo ed i suoi seguaci, ma le autorità della città gli calmarono. Dopo questo evento, era logico per Paolo di abbandonare Efeso e andare verso la Macedonia.

Paolo fu di nuovo in Macedonia e per tre mesi a Corinto per visitare di nuovo le chiese. Poi, invece di imbarcare una nave verso la Siria cambiò l'idea e passando di nuovo dalla Macedonia per terra arrivò ad Alexandria Troas, dove risorse un giovane uomo che morì cadendo dal terzo piano di una casa dove i Cristiani si radunavano. Paolo parti per Assos, e poi navigò insieme ad altri discepoli verso Mileto via Mitilene, Chios, Samos e Trogillium. In Asia Minore visitò le comunità cristiane che aveva fondate, presentendo di non poterle più rivedere.

Dopo Mileto, Paolo navigò per Cos, Rodi, Patara e Tire in Siria, dove i suoi discepoli lo avvertirono di non andare a Gerusalemme. Cosi lui ed i compagni partirono per Ptolemais e poi per Cesarea, dove un profeta giudeo di nome Agabo gli predisse l'arresto e la prigione. Da Cesarea, Paolo partò per Gerusalemme anche se i discepoli tentarono di cambiare la sua idea, ma lui gli rispose che era pronto a morire per Gesù Cristo. Cosi arrivarono a Gerusalemme nel 58 d.C, dove lui portò le offerte raccolte nel suo ultimo viaggio.

Paolo in Gerusalemme (Atti 21:17-23:30)

A Gerusalemme i Cristiani ricevettero Paolo ed i suoi compagni con gioia, ma alcuni Ebrei dall'Asia provocarono il popolo contro di lui accusandolo di portare i Gentili, i cristiani non giudei, nel loro tempio. La folla tentò di ammazzarlo ma le guardie romane lo salvarono e lo misero in prigione, anche se Paolo gli disse che questo era illegittimo perchè era un cittadino romano. Il giorno dopo Paolo venne portato davanti al Sinedrio, dove gli disse che egli fu un Fariseo e ci credeva nella resurrezione dopo la morte. Questo divise i Farisei ed i Sadducei del conciglio, causando di nuovo una provocazione e cosi i Romani dovettero salvarlo di nuovo riportandolo in carcere. Un certo Claudio Lisia, capitano ed il capo delle guardie, dopo aver sentito che più di 40 Ebrei giurarono per assassinare Paolo, lo mandò dal procuratore Antonio Felice a Cesarea.

Paolo in Cesarea (Atti 23:31-26:32)

Dopo cinque giorni, gli anziani ed il capo prete arrivarono a Cesarea, e davanti al governatore accusarono Paolo di profanare il tempio, ma senza alcun prova, perciò Antonio Felice gli mandò via ma tenne l'Apostolo in custodia. Dopo due anni, Felice era stato sostituito da Porcio Festo, il quale chiese gli accusatori di Paolo di venire di nuovo a Cesarea nel 60 d.C. Anche questa volta loro non riuscirono a provare nulla contro Paolo, e lui si appellò all'imperatore Cesare essendo un "civis romanus". Mentre aspettava di partire per Roma, il Re Agrippa e Bernice arrivarono in Cesarea e parlarono con l'Apostolo (Atti 26). Paolo gli raccontò una versione completa della sua vita, delle sue persecuzioni e mania contro i Cristiani, la sua conversazione sulla via di Damasco e che cosa gli aveva detto Gesù, e delle sue prediche del Vangelo agli Ebrei e Gentili. Il Re Agrippa disse a Festo che Paolo era innocente e che doveva essere liberato senza di essere portato da Cesare.

Viaggio a Roma

Atti 27:1-28:31

Porcio Festo consegnò Paolo accompagnato da Luca e Aristarco ed altri prigionieri al centurione Giulio e suoi soldati per trasferirgli a Roma in una nave. Questo viaggio difficile viene descritto negli Atti 27-28; navigando sotto Cipro a causa dei venti contrari, e passando davanti alle regioni di Cilicia e Pamfilia, arrivarono a Mira nella regione della Licia. Qui, il centurione trovò una nave di Alessandria per navigare all'Italia. Poi navigarono lentamente per diversi giorni ed in difficoltà fino a Cnido, di qui passarono sotto Creta e Salamone.

Dopo tanti pericoli ed una forte tempesta, durante il quale gli angeli di Dio comunicasserò a Paolo nel suo sogno che tutti a bordo furono sopravvissuti, si fermarono a Melita (Malta) a causa di un naufragio (oggi si chiama la Baia di San Paolo). Durante la sosta obligatoria di tre mesi sull'isola, ci sono stati diversi miracoli; Paolo guarì tante persone e fu morso da una vipera ma gli era successo nulla. Finalmente salirono a bordo di un'altra nave ed arrivarono a Roma nel 61 d.C. con tappe a Siracusa, Reggio Calabria, Pozzuoli, Foro Appio e Tre Taverne. A Roma, i Cristiani ricevettero Paolo calorosamente. L'Apostolo era disposto sotto l'arresto di casa ed alloggiò in una camera affittata per circa due anni, dove continuò a ricevere i visitatori cioè a diffondere la parola di Dio, fra qui anche alcuni capi degli Ebrei.

Paolo aspettò il suo processo che non si fece mai per il mancato arrivo degli accusatori dalla Palestina. Si dice che probabilmente fu liberato attorno al 64 e poi arrestato di nuovo nel 66 forse a Nicopoli. Siccome gli "Atti degli Apostoli" terminano a Roma, non sappiamo esattamente che cosa era successo durante questi anni. Comunque, l'Apostolo fu condotto di nuovo a Roma, dove i Cristiani erano terrorizzati dalle persecuzioni perciò una gran parte di loro lo avevano lasciato solo, tranne Luca. Questa volta il tribunale lo condannò a morte perchè era Cristiano, e fu decapitato (non poteva essere crocifisso perchè era un cittadino romano) lo stesso giorno della crocifissione di San Pietro, nel 29 Giugno 67, in una località chiamata "Palude Salvia" (odierna Tre Fontane) vicino a Roma. I Cristiani presero il suo corpo e lo seppellirono sulla via Ostiense, dove poi era costruita la Basilica di San Paolo fuori le Mura.

Le città dove Paolo predicò

Città Note
Antiochia Antica capitale della Siria, capitale orientale dell'Impero Romano, moderna Antakya in Turchia meridionale
Antiochia di Pisidia Nel confine dell'antica Pisidia, a Yalvac, qualche chilometro sud-ovest della moderna Aksehir, Turchia
Atene Città più importante della Grecia classica, capitale della Grecia moderna
Berea Città dell'antica Macedonia, moderna Veria in Grecia
Cesarea Porto dell'antica Palestina, capitale della provincia Romana, moderna Tel Aviv-Yafo in Israele. Non confonderlo con Kayseri - Cesarea in Turchia
Corinto Città dell'antica Grecia, vicino alla moderna Corinto, sud della Grecia
Damasco Antica città e capitale moderna della Siria
Derbe Antica città nel sud-est dell'Asia Minore, vicino a Konya
Efeso Città antica sulla costa occidentale dell'Asia Minore, circa 70 km sud della moderna Izmir
Iconio Capitale dell'antica provincia di Licaonia in Asia Minore, moderna Konya in Turchia
Gerusalemme Capitale del regno di Giuda ed il posto del tempio di Dio, capitale di Israele moderno
Listra Città dell'antica provincia di Licaonia in Asia Minore, vicino a Konya
Mileto Città di mare dell'antica Ionia, circa 50 km sud di Efeso, e circa 100 km sud della moderna Izmir
Paphos Città nel sud-ovest di Cipro nel Mediterraneo
Perge Capitale dell'antica Pamfilia in Asia Minore nel periodo Romano, qualche chilometro nord della moderna Antalya
Filippi Città dell'antica Macedonia, vicino alla moderna Kavala in Grecia
Roma Capitale dell'Impero Romano e dell'Italia moderna, sul fiume di Tiberio
Salamis Città nell'est di Cipro, 5 km nord-ovest della moderna Famagusta
Tarso Città dell'antica Cilicia sul fiume Cnidus, vicino ad Adana nel sud della Turchia
Tessalonica Città di mare nell'antica Macedonia, moderna Thessaloniki nel nordest della Grecia
Troas Sulla costa occidentale dell'Asia Minore, vicino a Canakkale
Tyre Città sulla costa centrale dell'antica Fenicia, moderna Sur nel sud di Lebano
Fonti:
  • The Hebrew-Greek Key Study Bible, versione King James
  • J.I. Packer, Merrill C. Tenney, William White Jr.; Nelson's Illustrated Encyclopedia of Bible Facts; 1995
  • John Foxe, The Book of Martyrs (il Libro dei Martiri)
  • The Harper Collins Concise Atlas of the Bible, 1991
  • Microsoft Encarta Encyclopedia Deluxe, 1999
  • Christian Bible Encyclopedia (Enciclopedia della Bibbia Cristiana), Edizione Ungherese, 1993
  • György Szikszai, Pillar of Martyrs (Mrtirok Oszlopa) (Pilastri dei Martiri), 1789
  • Mappe del Mondo