Chimeira

Yanartas

La Chimeira prese il suo nome dal mito di Bellerofonte. Il re liciano, Lobati, inviò Bellerofonte per uccidere il mostro sputafuoco, in parte leone, capra e serpente, creato da due creature del mondo sotterraneo: Tifone ed Ekhidna. Con l'aiuto del cavallo alato Pegaso, riuscì e tornò, dopo aver completato altri compiti stabiliti da Lobate, a Xanthos dove sposò la figlia del re e divenne erede al trono della Licia. Portato via dal suo successo, Bellerofonte tentò di cavalcare Pegaso fino al Monte Olimpo; per sua presunzione, si è guadagnato un grande fulmine da Zeus.

Il sito si trova vicino ad Olympos ed è noto come Yanartas (pietra ardente in turco), a causa delle fiamme blu che scintillano dalle rocce ai piedi della montagna Tahtali della catena montuosa del Tauro a circa 250 metri sopra il livello di mare. Le analisi chimiche mostrano che è il gas metano che esce dalla terra. Alcuni scrittori storici hanno menzionato queste fiamme sin dal IV secolo a.C e che i marinai in passato usavano le fiamme come faro mentre navigavano lungo questa costa di notte.

Per raggiungere il sito, prima di tutto bisogna raggiungere i terreni di Yanar Bogazi, a circa 3,5 chilometri dal villaggio di Cirali, dove si paga per l'ingresso, e poi iniziare a camminare sul sentiero lungo circa 1400 metri con il 10% di pendenza per arrivare fino a queste rocce fiammeggianti. Il panorama è molto interessante soprattutto nelle ore notturne. Le rovine vicino alle fiamme sono per lo più del periodo bizantino, comprese chiese e case, ma ci sono anche alcuni resti da periodi precedenti come un tempio pagano dedicato a Efesto. Finora non sono stati ancora effettuati scavi archeologici.