La dinastia di Artuqidi (Artuklular in turco) fu un principato anatolico fondato nel 1102 da Artuk Bey, il conquistatore di Gerusalemme, nelle regioni di Diyarbakir, Hasankeyf, Mardin e Harput. Fu una dinastia turcomana che governò nelle regioni dell'Anatolia orientale e sudorientale tra il 1102 e il 1409. Fondata sulla cima di una montagna, Artuklu è uno degli insediamenti più antichi dell'Alta Mesopotamia. Gli Artuqidi, che in precedenza erano affiliati all'Impero Selgiuchide, dovettero lottare costantemente con i crociati ed i bizantini ad ovest. Ognitanto dovettero riconoscere il predominio di stati potenti, poi furono integrati nello Stato di Karakoyunlu, che gli ottomani dovettero affrontare molte volte, e furono completamente spariti nella storia nel 1409.
Gli Artuqidi governarono in tre rami: Hisnikeyfa (Hasankeyf), Mardin e Harput. Il ramo di Hasankeyf fu posto fine dagli Ayyubidi (1231), il ramo di Harput da Alaeddin Keykubad I (1224), e il ramo di Mardin dai Karakoyunlu (1409).
- Il ramo di Hisnikeyfa (1102-1232)
- Il ramo di Mardin (1106-1409)
- Il ramo di Harput (1112-1124 e 1185-1233)
Gli Artuqidi non riuscirono a stabilire un governo centralizzato e quindi non riuscirono a diventare uno stato unico. Cercarono di mantenere la loro unità politica riunendosi attorno a potenti Bey (governanti locali) e in modo semi-indipendente. Presero i Selgiuchidi come esempio nell'amministrazione dello stato e applicarono gli elementi principali dell'organizzazione statale selgiuchide al loro paese.
I governanti Artuqidi costruirono bazar, caravanserragli, ponti, moschee e madrase per mantenere viva la vita commerciale e sociale. Tra le opere principali costruite dagli Artuqidi ci sono; il Complesso Zinciriye a Mardin, la Madrasa Hatuniye, le Madrase Muzafferiye, Hüsamiye, Sehidiye, Semanin, il Ponte Malabadi, la Moschea Ulu di Koçhisar, i complessi di Hasankeyf e Necmettin. I sovrani Artuqidi proteggevano anche intellettuali e scienziati della loro dinastia.