Sultano Abdulaziz

Regno: 1861-1876

Sultan Abdulaziz fu il 32° sultano dell'Impero ottomano, che regnò dal 1861 al 1876. Il suo regno fu un periodo significativo caratterizzato da continue riforme e gravi problemi finanziari. Supervisionò significativi sforzi di modernizzazione, in particolare nelle infrastrutture e nell'esercito, e si impegnò direttamente con l'Europa in un modo senza precedenti per un sultano ottomano. Tuttavia, il suo regno fu alla fine oscurato da disastrose politiche finanziarie che portarono alla bancarotta dello Stato e a profonde crisi interne. La sua drammatica deposizione e la sua misteriosa morte segnarono una fine turbolenta del suo governo, aprendo la strada a ulteriore instabilità e alla breve Prima Era Costituzionale.

Abdulaziz fu il figlio del sultano Mahmud II e il fratello minore del suo predecessore, il sultano Abdulmecid I. Salì al trono alla morte di Abdulmecid nel 1861. A differenza del fratello, che era visto come un po' fragile e orientato all'Occidente, Abdulaziz era percepito come più vigoroso, tradizionale e fisicamente imponente. Era noto per il suo interesse per la lotta e la caccia. Era bravo nelle arti e lui stesso un compositore amatoriale di musica classica ottomana.

Il sultano Abdulaziz continuò le riforme Tanzimat avviate da suo padre e suo fratello, volte a modernizzare lo Stato e la società ottomani. Investì molto nella Marina ottomana, rendendola una delle più grandi al mondo all'epoca. Durante il suo governo, furono intrapresi importanti progetti di costruzione ferroviaria, furono istituite nuove scuole, e continuò la codificazione delle leggi, fondendo i principi legali islamici ed europei.

Abdulaziz fu il primo sultano ottomano a viaggiare in Europa occidentale. Visitò Parigi, Londra e Vienna, incontrando leader come Napoleone III, la regina Vittoria e l'imperatore Francesco Giuseppe I. Il viaggio mirava a promuovere legami diplomatici, garantire sostegno finanziario e mostrare la modernità ottomana.

Le sue spese personali sontuose, le costose costruzioni dei palazzi come il Palazzo Ciragan e il Palazzo Beylerbeyi sul Bosforo, i pesanti investimenti militari (in particolare la marina) ed i costosi progetti infrastrutturali, uniti a una riscossione fiscale inefficiente e ai debiti esistenti, spinsero lo stato ottomano verso la bancarotta. L'Impero divenne fortemente dipendente dai prestiti esteri ad alti tassi di interesse. Nel 1875, il governo ottomano dichiarò di fatto il default sovrano, incapace di far fronte ai pagamenti del debito. Ciò danneggiò gravemente la reputazione internazionale dell'Impero e causò diffuse difficoltà e malcontento interno.

La sua percepita cattiva gestione, la disastrosa situazione finanziaria, i cattivi raccolti, la crescente agitazione nazionalista nei Balcani (in particolare la rivolta dell'Erzegovina nel 1875) e la resistenza dei burocrati riformisti crearono un clima politico instabile. Il 30 maggio 1876, una coalizione di ministri e leader militari depose Abdulaziz con un colpo di stato. Citarono la sua instabilità mentale e la sua cattiva gestione come ragioni. Fu sostituito da suo nipote, Murad V (figlio di Abdulmecid I). Solo pochi giorni dopo, il 4 giugno 1876, Abdulaziz fu trovato morto nella sua stanza nel Palazzo Feriye. La causa ufficiale della morte fu il suicidio, tuttavia è sempre stata ampiamente sospettata e dibattuta e rimane controversa tra gli storici.